Descrizione
Nella parte centrale la facciata della chiesa è fortemente convessa e sembra fuoriuscire a causa della compressione degli spazi interni che “spingono” verso l’esterno. Il prospetto, introdotto da una breve scalinata curva, è suddiviso in due ordini: il primo dorico il secondo ionico – elementi che fanno assumere all’opera un forte dinamismo accentuato dai giochi di luce in chiaro-scuro.
La Chiesa di San Domenico di Noto si presenta con una pianta a croce greca con tre navate e cinque cupole riccamente decorate da stucchi. Sull’altare maggiore è presente la statua della Madonna del Rosario, mentre nel terzo altare della navata sinistra ci sono un crocifisso e quattro stazioni in marmo della Via Crucis. Tra le altre grandi opere troviamo una tela di Antonio Mazza raffigurante San Corrado e due tele di Vito D’Anna che raffigurano San Vincenzo Ferreri e la Madonna del Rosario. Nella sagrestia della chiesa di San Domenico si trovano un lavabo in pietra del XVII secolo e un mobiletto ligneo intarsiato del XVIII secolo.
Progettata dall’architetto Rosario Gagliardi, la chiesa venne progettata tra il 1703 ed il 1727 come chiesa conventuale per i Padri Domenicani. Rispetto alla meno nota chiesa di Gagliardi, questa risulta essere più ricca ed elaborata.
A contraddistinguere la struttura è la facciata ricurva verso l’esterno, soluzione ampiamente utilizzata dagli architetti romani a partire dal 1630. Quest’ultima è suddivisa in due ordini, quello più basso in stile dorico mentre quello superiore in stile ionico.
Modalità d'accesso
Presenze di barriere architettoniche.
Indirizzo
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Ultimo aggiornamento: 17 febbraio 2025, 10:02